 
						29 Ott Bye bye Londra
La Borsa di Londra nacque nel 1801, nel pieno della Rivoluzione Industriale (1760-1830): ebbe uno sviluppo significativo, tanto da diventare la principale piazza finanziaria mondiale nella prima metà del 1900. Col tempo ha dovuto lasciare spazio al mercato finanziario a stelle e strisce, indiscutibilmente il primo al Mondo da tempo, ma ha mantenuto comunque la supremazia nel continente europeo.
Negli anni più recenti sembra però avere perso lo smalto di un tempo, infatti con la Brexit ingenti flussi di capitali sono migrati verso altri “lidi”, come ad esempio Amsterdam.  A confermare l’abbandono del territorio britannico sono inoltre i dati sulle nuove matricole (cosiddette IPO, Initial Public Offering), secondo i quali quest’anno la borsa londinese è finita al 23esimo posto della classifica globale. I volumi raccolti da inizio anno sono pari a poco meno di 200 milioni di sterline (-70% rispetto al 2024), un’inezia in confronto ai 40 miliardi degli Stati Uniti d’America, o ai 10 della Borsa Indiana (spalmati su circa 240 matricole) ai quali dovrebbero aggiungersene altri 8 entro fine dicembre. L’anno è destinato a concludersi probabilmente come il peggiore degli ultimi trenta! In ambito globale la piazza londinese è stata superata persino dal Messico e dalla Turchia, mentre nel continente è stata superata da diversi paesi, fra i quali la Svezia, che mantiene saldamente la testa della classifica con 1 miliardo di sterline, e la Spagna. Le prospettive all’orizzonte sono davvero pessime, infatti il deflusso di capitali verso mercati più attraenti non sembra arrestarsi, come testimonia la recentissima scelta della big company della farmaceutica Astrazeneca, che dal prossimo anno dovrebbe quotarsi “direttamente” a Wall Street. Le sue azioni vi sono già negoziate da molti anni, ma indirettamente: sono infatti oggetto di scambio le “ADR Astrazeneca”, ossia “ricevute” rappresentative delle azioni (con un rapporto di due ogni una), emesse da una banca depositaria, sulla base di “pacchetti di capitale” acquistati precedentemente. Il “debutto diretto” negli USA offrirà le seguenti principali chances:
la negoziazione in un mercato molto più liquido,
la raccolta di maggiori capitali, a sostegno di altrettanti investimenti,
la prospettiva di prezzi più elevati.
Per il momento il colosso farmaceutico non lascerà Londra ma gli esperti non lo escludono in futuro.
Per i professionisti della finanza lo studio dei dati e dei flussi dei capitali è fondamentale per capire la maggiore attrattività di specifiche aree, mercati o titoli, che conseguentemente offriranno rendimenti superiori. È un mestiere per addetti ai lavori, ai quali è necessario affidarsi per la tutela e la crescita dei propri risparmi.
