
21 Mag Buffett docet
Agli inizi di maggio il quasi novantacinquenne Warren Buffet, imprenditore, economista, filantropo, fra le persone più ricche del Globo, ha annunciato il suo ritiro alla fine del 2025: all’ultima consueta assemblea annuale dei soci della “sua” Berkshire Hathaway svoltasi a Omaha (USA), ha dichiarato che trasferirà l’incarico di amministratore delegato al fedele delfino Greg Abel, già vice presidente delle “operazioni non assicurative” e membro del CDA. Però manterrà la carica di Presidente.
Arriva dunque a conclusione di una lunga carriera, iniziata molto presto: infatti la leggenda narra che nel 1942, all’età di soli undici anni, abbia acquistato “una manciata” di azioni di Cities per 38 dollari, per poi vederle scendere a 27 e venderle frettolosamente al raggiungimento dei 40. Dopo un po’ di tempo se ne pentì alquanto, poiché la quotazione arrivò a 200 dollari. Buffett aveva comunque capito che il suo futuro sarebbe stato nella finanza, tanto che si laureò in economia e approfondì ulteriormente la materia con un master, durante il quale conobbe l’economista Benjamin Graham, al quale si ispirò sempre. Graham fu l’ideatore dello stile di gestione di patrimoni Value Investing, basato sull’acquisto di titoli sottovalutati, che hanno cioè un valore intrinseco ben più alto rispetto alla loro quotazione di Borsa. Proprio con tale approccio Buffett ha sempre amministrato i capitali suoi e dei suoi investitori, ottenendo rendimenti davvero eccezionali. Per la verità, fino a circa vent’anni fa i risultati sono stati costantemente ben superiori al 10% medio dell’S&P500, il principale indice della Borsa americana. Col nuovo millennio i rendimenti si sono allineati allo stesso, soprattutto perché il suo stile di investimento non considera molte società tecnologiche, le cui quotazioni sono letteralmente volate, in barba ad una chiara sopravvalutazione, mettendo le ali anche all’indice.
Buffett lascia Berkshire Hathaway nel suo momento migliore, infatti, con una valutazione di oltre mille miliardi di dollari, è entrata nella top ten delle società a più alta capitalizzazione in USA (e nel mondo).
In sessant’anni di attività Buffett ha vissuto molte crisi pesanti durante le quali i mercati finanziari hanno registrato cali notevoli (il peggiore di essi fra il 2008 e il 2009 con il -60% dell’S&P500), che ha considerato opportunità e che ha quindi saputo sfruttare, semplicemente adottando un approccio ragionato e soprattutto PAZIENTE. Proprio alla pazienza, elemento per lui fondamentale nella gestione ottimale degli investimenti, si rifà una delle sue più note citazioni: “i mercati finanziari sono un sistema per trasferire ricchezza dagli impazienti ai pazienti”.