Come sempre, tornerà il sereno

La scorsa è stata una settimana finanziariamente molto instabile: per l’indice di Borsa USA S&P500 è stata addirittura la peggiore dal 2020 (in occasione del Covid). Da inizio anno è in perdita del 14% circa e del 18% dai massimi di febbraio. Come ho già accennato nella mia ultima Curiosità, fino ad allora gli investitori avevano continuato a credere nel mercato finanziario a stelle e strisce, spinto dal promettente programma di governo del neo eletto Presidente Trump: deregolamentazione, tassi di interesse in diminuzione e alto deficit di bilancio avrebbero dovuto infatti “perpetuare” il trend crescente dell’economia e della Borsa domestiche. Da metà febbraio il POTUS (Presidente degli Stati Uniti d’America) si è concentrato quasi solamente sui dazi, scatenando una vera e propria guerra mondiale commerciale, dalla quale probabilmente nessuno uscirà/uscirebbe vincitore. 
Nell’ultima settimana persino la quotazione dell’oro è scivolata all’ingiù!
L’unico indice che ha registrato una crescita sostanziosa è stato il VIX, il cosiddetto indice della paura, che nelle fasi di incertezza ovviamente sale: negli ultimi giorni è tornato ai livelli del 2001 (sgonfiamento della bolla internet e crollo delle Torri Gemelle a New York) e del 2008 (fallimento Lehman Brothers).
Questo è l’ennesimo momento di turbolenza finanziaria che vivo da operatore del settore; è simile a molti altri ai quali ho assistito da quando ho iniziato la mia carriera lavorativa nell’ambito bancario/finanziario nel 1992; di seguito mi limiterò ad elencare le principali cinque che ho vissuto da quando dieci anni fa sono approdato in Allianz Bank: 

  1. 2015, crisi del mercato immobiliare cinese: l’indice di Shangai ha perso il 35% in meno di un mese, trascinando con sé buona parte delle Borse degli altri Paesi;
  2. 2018, quasi tutte le classi di investimento hanno concluso in territorio negativo, spinte dalle fosche prospettive economiche globali;
  3. 2020, Covid;
  4. 2022, conflitto Russia-Ucraina;
  5. 2025, guerra mondiale commerciale.

Nonostante ciò, da allora l’indice globale azionario MSCI World è salito del 90% circa, mentre lo S&P500 quasi del 150%. Tale situazione di crescita notevole dei mercati azionari è simile anche analizzando un periodo di tempo più lungo.
La storia insegna dunque che le fasi di incertezza solo solamente temporanee e che i mercati finanziari sono destinati a crescere: sarà così anche stavolta!