Costruisci i tuoi sogni

Il titolo della Curiosità odierna è la traduzione dall’inglese di Build Your Dreams, il cui acronimo BYD è il nome del primo produttore mondiale di auto elettriche. La sua storia è davvero recente: fu fondata infatti nel 1995 dal ventinovenne Wang Chanfu (di famiglia dedita all’agricoltura, in una delle zone più povere della Cina) assieme al cugino. In origine era specializzata solamente alla produzione di batterie ricaricabili per dispositivi elettronici come computer e cellulari, e in pochi anni raggiunse dimensioni tali da conquistare il primato di più grande azienda cinese del settore. Altre due tappe fondamentali della sua breve storia furono la quotazione in Borsa nel 2002 e l’ingresso nel settore degli autoveicoli l’anno successivo: quest’ultimo fu facilitato dall’acquisizione di un’azienda connazionale dell’automotive fallita. BYD iniziò fin da subito a produrre veicoli elettrici, sfruttando anche la manodopera a bassissimo costo e gli enormi incentivi statali ottenuti sia per l’impegno in un ambito “rispettoso dell’ambiente” e sia per l’insediamento produttivo in un’area depressa del paese. Nel corso degli anni si è specializzata anche sulla produzione di veicoli per il trasporto pubblico, quali autobus e treni, e su altri temi, come sistemi di energia rinnovabile e prodotti di elettronica. Tutto ciò le ha permesso di essere quasi totalmente autonoma nell’intero processo produttivo, dato che componenti e materiali sono realizzati in casa, e non quindi ricorrendo a fornitori terzi. 
In soli ventun anni BYD è arrivata ad insediare le vette della classifica mondiale dei produttori di veicoli: con oltre quattro milioni di mezzi venduti nel 2024, è infatti entrata nella top ten, superando la mitica Ford, ideatrice della catena di montaggio e della produzione di massa, oltre cent’anni fa. 
Nella classifica per capitalizzazione di mercato è arrivata addirittura sul podio grazie ai circa 110 miliardi di dollari USA di valore, ben lontana dall’inarrivabile concorrente statunitense Tesla (saldamente al primo posto con oltre 1.300 miliardi) e appena dietro Toyota (seconda con quasi 300 miliardi). Solo negli ultimi dodici mesi il valore di BYD è aumentato del 50%, proprio in funzione dei brillanti risultati, situazione non scontata poiché molti altri suoi competitor hanno vissuto un anno funesto: Volkswagen, Mercedes e Stellantis hanno registrato un calo di vendite rispettivamente del 2, 3 e 10% nel 2024. Ovviamente il calo di lavoro si è riflesso negativamente sui dati di bilancio e conseguentemente sulle quotazioni di Borsa, calate del 17, del 6 e del 30% rispettivamente per la prima, la seconda e la terza. 
Anche la Curiosità di oggi offre un grande insegnamento a noi investitori: la scelta di singoli titoli sui quali impiegare i nostri capitali è un mestiere che dev’essere svolto dai professionisti ed è quindi consigliabile evitare il fai da te.