La corsa dell’argento

Come l’oro, al quale ho dedicato la Curiosità dello scorso 17 aprile, anche l’argento è stato scoperto diverse migliaia di anni fa: sembra che i primi ad utilizzarlo furono i Sumeri, vissuti in Mesopotamia attorno al 5.000 a.C., che lo impiegavano nella produzione di vasellame e di materiali funebri.
È un metallo presente in natura sia allo stato puro che sotto forma di minerale, ed è caratterizzato da: 

  1. alte malleabilità e duttilità,
  2. il colore bianco lucente,
  3. le elevate conducibilità elettrica e termica.

Nel corso del tempo la sua importanza, e quindi il suo valore, è stata altalenante: 

  1. con le popolazioni asiatiche, successivamente con i greci, infine soprattutto con i romani, assunse un ruolo importantissimo perché utilizzato nella coniazione di monete,
  2. dopo qualche secolo di decadimento riconquistò un ruolo rilevante per l’impiego ancora nella “creazione” di monete, e per l’abbellimento delle case,
  3. a partire dalla rivoluzione industriale tornò in auge grazie ai settori elettrico e chimico.

Oggi l’argento, considerato un bene rifugio al pari del più pregiato cugino (l’oro), è utilizzato in molti settori come ad esempio l’energetico (fotovoltaico, celle solari, ricarica delle batterie), la metallurgia (produzione di bronzi, ottoni o oltre leghe), la fotografia, la medicina (garze, bende, cerotti, creme, …), e ovviamente la gioielleria. 
Il suo prezzo, ora pari a circa 28 euro all’oncia (corrispondente a 28,3495 grammi), è salito assieme alla sua importanza:

  1. da inizio anno +30%,
  2. nell’ultimo decennio +120%,
  3. nell’ultimo ventennio + 450%.

A detta degli esperti sembra che il prezzo dell’argento possa continuare a salire prossimamente anche più dell’oro. Ciò è rilevabile analizzando il “gold/silver ratio”, ossia il rapporto fra i prezzi dei due metalli preziosi: oggi è pari a 82, ma cinquant’anni fa era 20.
Come per l’oro anche in argento è possibile investirvi “finanziariamente”, acquistando strumenti finanziari dedicati. Data anche la complessità della materia, consiglio preventivamente il confronto con un consulente finanziario.