Curiosità americane

Ho dedicato la mia ultima Curiosità ai fatti “curiosi” occorsi ai mercati economico-finanziari europei negli ultimi tempi. Preciso però che anche in quelli americani di episodi “peculiari” ne sono accaduti, come quelli che andrò a descrivere sinteticamente nelle prossime righe.

  1. 5,50% è il tasso di interesse “ufficiale” negli USA: la Banca Centrale l’ha aumentato molto più vigorosamente che in Europa: infatti era 0,25% nel 2020, oggi è 5,50% (da noi è stato a zero fino al 2022, ora ha raggiunto il 4,50%).
  2. 800 giorni rappresentano la durata più ampia di sempre della discesa del mercato dei titoli di stato statunitensi. Giusto a titolo di confronto, in occasione della crisi innescata dal fallimento di Lehman Brothers, il mercato azionario era crollato violentemente ma dopo quattrocento giorni era iniziata la grande ripresa. A stupire gli investitori non è solo la durata ma anche l’entità della discesa, molto più accentuata sui “T-bond” americani con scadenza lunga: per esempio il prezzo di quello al 2050 è calato del 50% circa.
  3. Oggi il rendimento del mercato obbligazionario è superiore a quello azionario (dividend yield): fatto assolutamente inconsueto dato che quest’ultimo dovrebbe essere sempre maggiore, in funzione di un premio per il rischio rispetto al primo. Aggiungo che il ritorno alla normalità dovrebbe passare da: un ribasso dei rendimenti obbligazionari (conseguenti al rialzo dei prezzi dei bond, originati ad esempio da un allentamento dei tassi della Banca Centrale), oppure un ribasso dei prezzi delle azioni (il cui dividendo, in rapporto ad un prezzo diminuito, tornerebbe maggiore).
  4. 31.400 miliardi di dollari è il livello record raggiunto quest’anno dal debito pubblico USA. Il Congresso americano, ha momentaneamente votato per la sua “sospensione”, procrastinando la decisione sul nuovo debt ceiling (il tetto di debito, appunto) per dopo le prossime elezioni al 2024. Preciso che si tratta di un fatto “normale”, poiché dal 1960 gli Stati Uniti hanno rettificato il debt ceiling ben 78 volte.
  5. 1.000 miliardi di dollari è la spesa annua per gli interessi sul debito pubblico.
  6. 5 volte solamente negli ultimi cento anni, azioni e obbligazioni hanno contemporaneamente registrato una performance negativa: 1931, 1941, 1969, 2018 e 2022.

Quanto raccontato oggi non intacca assolutamente il principio cardine dell’investimento finanziario, secondo il quale diversificazione e lungo termine sono la base per una crescita dei patrimoni.