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Buon compleanno

Il 1° marzo scorso il 313° Gruppo Addestramento Acrobatico, meglio noto col nome di Frecce Tricolori, ha festeggiato il 60° compleanno.
I primati conquistati negli anni dalla pattuglia acrobatica nazionale dell’Aeronautica Militare, sono molti:
è la più numerosa al mondo, essendo composta di 10 aerei, 9 in formazione e un solista;
esegue le manovre più complicate (in varie figure gli aerei volano a due metri o meno di distanza l’uno dall’altro);
con il suo programma di 20 acrobazie in 30 minuti, ha ricevuto premi e riconoscimenti come nessun’altra sua concorrente nel mondo;
dalla sua nascita ha portato il suo spettacolo in 48 nazioni.

Molto importante è stato anche il compleanno festeggiato lo scorso 8 febbraio: l’indice delle società tecnologiche quotate alla Borsa Usa, il Nasdaq, ha compiuto 50 anni.
National Association of Securities Dealers Automated Quotation (tradotto “Associazione nazionale degli operatori in titoli con quotazione automatizzata”) è il primo esempio al mondo di mercato borsistico elettronico, costituito cioè da una rete di computer: quindi, a differenza del NYSE (il New York Stock Exchange) non ha mai avuto un luogo fisico per le contrattazioni.
Fra le quotazioni importanti ricordo Intel, proprio nel 1961, Apple nel 1980 e Microsoft nel 1986. Oggi le società quotate sono circa 3.200, appartenenti non solo all’high tech ma anche ad altri settori, come ad esempio biotecnologia, farmaceutica, distribuzione e alimentare (catena di coffee shop Sturbucks).
Partito nel 1961 con un valore di 100 punti, ha toccato il suo massimo valore storico di circa 14.000 punti un mese fa, rendendosi protagonista sovente di vere e proprie acrobazie nell’arco di questo cinquantennio:


dal 2000 al 2002, quando la bolla di internet si sgonfiò, il suo valore crollò dell’80% circa, passando da 5.000 a 1.300 punti
dal 2003 al 2007 guadagnò oltre il 100% portandosi a circa 2.800 punti:
nel 2008 con la crisi di Lehman Brothers ripiombò a 1.300 punti (con un crollo del -50% circa);
dal 2009 ad oggi è salito del 950% (nonostante fra febbraio e marzo del 2020 abbia registrato il temporaneo crollo più violento della sua storia con -40% in un mese).

Negli anni molte aziende quotate al Nasdaq sono fallite causando perdite a piccoli e grandi investitori che avevano acquistato le relative azioni. Invece chi è rimasto investito nell’indice, pur sopportando temporanee discese, ha sempre guadagnato, segno che la diversificazione paga sempre.