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Mask and musk

Il 2020 sarà ricordato anche come l’anno della mascherina (mask appunto). Oramai se ne vedono di tutti i tipi e siamo diventati molto esperti:

  • i dispositivi medici (le chirurgiche), i dispositivi di protezione individuale (FFP1, FFP2, FFP3) e le “comunitarie” (ottenute ricorrendo ai materiali più svariati);
  • con o senza valvola;
  • monouso o riutilizzabili;
  • mascherine fashion in tessuto, griffate dalle firme più note nel mondo della moda e persino in metallo e pietre preziose (come quella in oro indossata qualche mese fa per la prima volta da un benestante indiano).

Ma il 2020 sarà ricordato anche come l’anno di Musk, Mr. Elon Musk, fondatore della casa automobilistica americana Tesla: è stato incoronato imprenditore dell’anno dalla rivista Fortune, grazie ai successi raggiunti proprio nel 2020.
Innanzitutto il valore di borsa della sua azienda, leader nel settore delle auto elettriche, è volato da 82 miliardi di dollari USA di gennaio a quasi 600 miliardi degli ultimi giorni, mettendo a segno una strabiliante performance di +630% in 12 mesi: tale risultato gli ha consentito di conquistare il primo posto nella classifica mondiale delle case automobilistiche, precedendo anche Toyota, che oggi capitalizza (cioè vale) circa 220 miliardi di dollari. La situazione però cambia spostando il punto di osservazione: il colosso giapponese, pur valendo un terzo della high tech car company, ha un fatturato 10 volte superiore e una produzione di veicoli maggiore di 20 volte circa, secondo i dati del 2019.


Inoltre Tesla ha comunicato il quinto trimestre consecutivo di profitti, importante traguardo che le ha consentito di accedere all’indice S&P500: dal 21 dicembre prossimo sarà ufficialmente nel “club” delle 500 primarie società americane quotate.
Mr. Musk ha poi conseguito un altro primato, ma stavolta con la sua società Space X, operante nel settore aerospaziale: la NASA gli ha affidato la prima missione spaziale “privata” della storia con astronauti a bordo.
Infine, grazie alla vertiginosa salita del valore delle sue società (delle quali detiene il 20% del capitale), il suo patrimonio si è gonfiato tanto che nella classifica delle persone più ricche al mondo ha raggiunto il secondo posto dietro a Jeff Bezos di Amazon, ma davanti a Bill Gates e Mark Zuckerberg di Facebook.
Finanziariamente il 2020 è stato un anno da incorniciare anche per alcuni settori, come tecnologia e farmaceutica, e meno per altri, come l’immobiliare, che, con la stimata ripresa economica degli anni a venire, ricominceranno sicuramente a correre: nella gestione dei nostri patrimoni dovremo sicuramente tenerne conto.