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Paesi emergenti o emersi?

L’unico paese al mondo che probabilmente chiuderà il 2020 con il Prodotto Interno Lordo in aumento sarà la Cina, con un +0,50%.
Il gigante d’oriente ha ripreso a marciare a pieni giri, dopo il blocco causato dal Covid 19, trainando tutta l’area asiatica dove, oltre ai segnali di forte dinamismo si vedono anche quelli di unità, quella stessa unità che sembra vacillare in Occidente.
Dieci giorni fa circa nella capitale del Vietnam, Hanoi, i leader di 15 nazioni hanno dato vita al patto commerciale più grande del pianeta, che rappresenta il 30% del PIL e della popolazione globale. Il RCEP, Regional Comprehensive Economic Partnership, è stato sottoscritto dai dieci paesi dell’Associazione delle Nazioni del Sud Est Asiatico (ASEAN) e da Australia, Nuova Zelanda, Cina, Giappone e Corea del Sud: evidenzio che questi ultimi tre sono rispettivamente la prima, la terza e la quinta manifattura al mondo.
Le trattative per giungere alla firma del mega accordo sono state lunghe (otto anni) e non prive di ostacoli: l’ultimo nel 2019 quando il ritiro dell’India, che avrebbe dovuto farne parte, ha rischiato addirittura di bloccare definitivamente il progetto.
Questo evento storico evidenzia due importanti segnali:

  • gli equilibri mondiali stanno cambiando in maniera importante
  • la prosperità dei paesi occidentali (in primis quelli europei) non potrà prescindere da quest’area.

Conseguentemente anche i mercati finanziari orientali stanno assumendo sempre maggiore importanza, tant’è che il secondo mercato obbligazionario al mondo è quello cinese e nei prossimi anni il peso dei mercati azionari e obbligazionari asiatici arriverà al 30% del totale.Quindi, nella gestione dei nostri risparmi dovremo guardare sempre più a oriente.