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Coraggio e paura

Secondo Treccani il coraggio è la forza d’animo nel sopportare con serenità e rassegnazione dolori fisici o morali, nell’affrontare con decisione un pericolo, nel dire o fare cosa che importi rischio o sacrificio; “dialoga” con la paura, che rappresenta lo stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso

Il vertiginoso e rapidissimo crollo dei mercati finanziari a marzo 2020 in occasione del Covid 19 è stato superato brillantemente in pochissimo tempo, tanto che i principali listini azionari mondiali hanno oltrepassato recentemente i loro record storici. La loro ulteriore crescita e/o tenuta sono però minacciate dall’inflazione, dalla Cina e dalla FED (la Banca Centrale Americana), che rappresentano quindi le attuali paure dei risparmiatori.

  1. Un’elevata inflazione potrebbe causare un rallentamento dei consumi, influenzando negativamente la crescita del Prodotto Interno Lordo (sostanzialmente dell’economia), e una riduzione dei margini aziendali. Inoltre, indurrebbe le principali banche centrali a rialzare i tassi di interesse, generando probabilmente un temporaneo storno dei mercati finanziari: infatti, gli investitori potrebbero vendere azioni ma anche obbligazioni a lunga scadenza (il cui prezzo normalmente diminuisce all’aumentare dei tassi di interesse).
  2. Il governo cinese ha recentemente approvato una serie di restrizioni e normative che hanno determinato un forte ribasso del listino azionario locale; le ragioni di tali interventi risiedono ne:
    • il timore che i colossi tecnologici cinesi quotati negli USA possano essere preda di investitori stranieri, che entrerebbero in settori chiave e acquisirebbero dati sensibili;
    • l’obiettivo di mantenere la stabilità finanziaria: parte del credito al consumo (e dell’inevitabile potenziale rischio di debiti inesigibili) è generato da società fintech ed è quindi fuori dal controllo della Banca Centrale; 
    • la volontà di redistribuire la ricchezza: la crescita economica degli ultimi anni è andata appannaggio di una fascia ridotta della popolazione, tanto che il 10% dei cinesi detengono il 42% del reddito nazionale lordo; 
    • l’intento di orientare gli investimenti verso i settori considerati strategici per il governo.
  3. inflazione e crescita economica sostenuta potrebbero esortare la FED a ritirare gli aiuti garantiti finora al sistema: il suo Presidente Jerome Powell sta cercando il coraggio e la maniera più indolore per agire in tal senso.


La storia dei mercati finanziari pullula di paure e/o minacce sempre diverse: basti solo pensare alle due Grandi Guerre, alla crisi del 1929, a quella del petrolio del 1979, allo scoppio della bolla di Internet del 2000 o al fallimento di Lehman Brothers nel 2008. Nonostante ciò progresso e crescita economica sono sempre saliti, così come i mercati finanziari: un passo del libro che ho terminato di leggere da poco, mi ha ricordato che dal 1925 al 2015 l’indice delle azioni delle maggiori società americane quotate ha registrato una crescita media annua di oltre il 10%.