Hypercar

Nel 2022 in Italia sembra siano state acquistate 122 Hypercar, super automobili o meglio dei veri e propri gioielli di alta ingegneria che offrono altissime prestazioni, e che rappresentano una piccolissima nicchia del settore auto. Ai primi tre posti della classifica si sono piazzate le case italiane, infatti:

  • la più acquistata è stata la Ferrari F90, che viene prodotta in due modelli e ha un motore che arriva ad una potenza di 1.000 cavalli: 65 sono stati gli “aggiudicatari”;
  • il secondo posto è andato alla Lamborghini Aventador, con 29 esemplari venduti;
  • la medaglia di bronzo è stata conquistata da un’altra Ferrari, la Monza SP, con sole 6 vetture consegnate.

Negli ultimi tempi la Rossa di Maranello sta facendo molto discutere di sé anche nel mondo della finanza: il suo valore di mercato ha infatti raggiunto i 56 miliardi di euro, superando dunque quello di Stellantis pari a circa 52 miliardi. È incredibile se solo si pensa al numero di vetture vendute nel 2022 (anche se ovviamente di valore ben diverso): 13.500 la prima, 5,8 milioni la seconda. 
Ferrari, al momento della quotazione alla Borsa di New York nell’ottobre 2015, aveva un valore di mercato di 9 miliardi di euro: in quasi otto anni ha regalato una rivalutazione complessiva di oltre il 500% ai suoi azionisti. Oggi non tratta certamente a valori tipici del settore auto, ma del settore lusso: ad esempio il rapporto “prezzo/utili” è pari a 53 (per Stellantis è 3).

Anche se le prospettive di sviluppo sono elevate, tanto che gli ordini di nuove auto sono coperti fino al 2025, la crescita è stata finora davvero molto sostenuta e la valutazione è alta. L’investitore desideroso di salire su questo “treno” fenomenale acquistando le azioni della Rossa, si chiede ovviamente se anche la quotazione in Borsa possa continuare imperturbabile: dato che nessuno è in grado di garantirlo, suggerisco come sempre di diversificare, investendo su strumenti gestiti come ad esempio i fondi, che acquistano non solamente Ferrari, ma altri celebri marchi del lusso, promettenti crescite analoghe, come Louis Vuitton, Hermès, Moncler, Hilton. Fra questi cito ad esempio il Fondo GAM Luxury Brands, che gestisce un patrimonio per quasi 700 milioni di euro, allocato in 35 titoli azionari di altrettante aziende attive nel settore.
Colgo anche questa occasione per ricordare la celebre citazione di Harry Markowitz, vincitore del premio Nobel per l’economia nel 1990, e considerato il padre del concetto di “diversificazione”: “Non mettere tutte le uova nello stesso paniere“.