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Tutto sarà come prima

Fino al 2020, per due decenni le principali Banche Centrali mondiali hanno utilizzato vanamente ogni strumento di politica monetaria per riportare l’inflazione prossima allo zero, a livelli ottimali (2% circa). Con i due tragici eventi dell’ultimo triennio, la pandemia e la guerra Russia-Ucraina, l’inflazione è invece salita esageratamente, raggiungendo valori di quarant’anni fa circa. Da metà dello scorso anno, nel tentativo di frenarla, le istituzioni monetarie sono intervenute aumentando i tassi di interesse: per esempio da 0 a 3,50% in Europa, da 0,25 a 5% negli USA.
Questo “robusto” intervento ha però avuto gravi conseguenze, che dettaglierò di seguito.

  1. Negli Stati Uniti d’America sono fallite tre banche in tre giorni, in particolare la Silicon Valley Bank, che sarà ricordata come il fallimento più rapido della storia: in dieci ore i clienti hanno prelevato un quarto dei suoi depositi.
  2. I prezzi delle obbligazioni sono crollati come mai prima (o quasi): nel solo 2022 il prezzo del nostro BTP con scadenza dieci anni è sceso del 25% circa, e nell’ultimo biennio il quindicinale è sceso del 35%.
  3. I tassi dei mutui sono saliti a livelli che oramai non ricordavamo: secondo il Mortgage News Daily, organo di informazione americano sul settore immobiliare, il tasso fisso sui mutui a trent’anni ha superato il 7% in USA.
  4. Conseguentemente è in corso un calo delle richieste di immobili e quindi dei relativi prezzi un po’ dappertutto: secondo recenti analisi, -15% negli Stati Uniti (con punte più alte relativamente agli uffici), così come in Svezia.          
  5. Per la prima volta nella storia, l’Istituto di Vigilanza sulle Assicurazioni ha ordinato la sospensione dei riscatti su tutte le polizze della compagnia Eurovita: circa 415.000 contratti, di oltre 350.000 clienti, bloccati dapprima per due mesi fino allo scorso 31 marzo, ora fino almeno al 30 giugno prossimo. 
  6. A seguito della svalutazione dei suoi assets finanziari, la Banca Nazionale Svizzera ha registrato la più grossa perdita di bilancio della sua storia ultracentenaria: 134 miliardi di euro. Anche se per altri motivi ben più gravi, recentemente è inoltre fallita Credit Suisse, una delle 40 SIFI Bank, le banche di interesse sistemico, che non possono o meglio non dovrebbero fallire.


Cosa aspettarsi quindi dal futuro? Tutto tornerà come prima, anzi meglio! I mercati finanziari torneranno a crescere serenamente, come la storia ci ha sempre insegnato.
Tre anni fa, in piena crisi pandemica, spesse volte udimmo o leggemmo la frase catastrofica “nulla sarà più come prima”. A mio parere “molto” è tornato come prima: più nessuno fa la spesa al supermercato con guanti e mascherina, e dal prossimo 1° maggio le mascherine non saranno più obbligatorie nemmeno degli ospedali.