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Fluttuazioni

Con la crisi pandemica del 2020 alcuni settori sono stati particolarmente beneficiati: fra questi sicuramente il farmaceutico e il tecnologico.

Il fatturato e conseguentemente l’utile delle aziende del primo sono genericamente cresciuti grazie all’enorme richiesta di tamponi, prodotti igienizzanti, mascherine, guanti protettivi, e ovviamente di vaccini. E per le quotate in Borsa ciò si è ovviamente riverberato sulle quotazioni delle relative azioni: ad esempio, quelle di Moderna e Biontech, al Nasdaq, sono decollate raggiungendo picchi inimmaginabili solo un anno prima.

Le aziende del secondo hanno registrato un notevole incremento della domanda di dispositivi e di servizi di tutti i tipi, richiesti da aziende e individui, per garantirsi la continuità lavorativa e delle relazioni sociali. Per esempio, il business di Zoom, la piattaforma web che consente anche di effettuare videoconferenze, meeting virtuali e corsi didattici on line, è “esploso”, e con esso anche la quotazione delle sue azioni, salite di circa l’800% in pochi mesi.

Con la progressiva fine del problema pandemico – ricordo che dal prossimo primo maggio anche negli ospedali non sarà più obbligatoria la mascherina – i fatturati di tali aziende sono calati a valori “normali” e prossimi a quelli dei periodi precedenti, così come le loro valutazioni in Borsa, e dunque i capitali ivi investiti. Così è stato sicuramente per Eric Yuan, fondatore di Zoom, e anche per i coniugi Sahin e Tureci, gli scienziati “genitori” di Biontech, indicati addirittura fra le cento famiglie più ricche di Germania nel 2020.

Anche alcune aziende italiane hanno subito la stessa sorte: fatturati e quotazioni saliti vertiginosamente in brevissimo tempo, per poi ripiegare allo stesso modo. È il caso di:

  1. Diasorin, impegnato nella diagnostica;
  2. GVS, fornitore di componenti sanitari e fra i leader nei sistemi di filtrazioni anche in altri settori;
  3. De Longhi, colpito da una richiesta esondante di piccoli elettrodomestici nel periodo pandemico;
  4. Emark, operante nell’ambito degli attrezzi per il giardinaggio;
  5. Tecnogym, leader mondiale nei prodotti ma anche nei servizi per il fitness e il tempo libero.

I risparmiatori che hanno investito capitali diversificando non hanno certo subito simili violente oscillazioni, che hanno invece colpito chi li ha impegnati acquistando i titoli citati nella Curiosità odierna o analoghi. La medesima situazione sta accadendo ora nel settore degli armamenti, che purtroppo sta beneficiando della guerra Russia Ucraina: le quotazioni delle aziende dedicate si sono gonfiate, ma prima o poi si sgonfieranno.