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Opportunità

Una discesa generica dei mercati finanziari o specifica di un settore rappresenta spesso un’ottima opportunità per investire. Simili situazioni si verificano sovente, infatti per esempio negli ultimi anni l’indice S&P500, relativo alle 500 più rappresentative aziende quotate negli USA, ha registrato all’incirca i seguenti tre ribassi:

  1. -10% nel 2018;
  2. -30% fra febbraio e marzo 2020;
  3. -10% in questi primi mesi del 2022.

Le cause sono state diverse in ognuno dei tre periodi, e quelle dell’ultimo sono principalmente due:

  1. l’elevata inflazione;
  2. il conflitto Russia-Ucraina.

Anche le flessioni del 2022 sono state differenti: ad esempio -5,50% la Borsa svizzera, -12% quella italiana, appesantita da uno dei settori più rappresentativi, il bancario, in calo del 15% da inizio anno.

Quali sono i motivi di tale diminuzione?

L’inflazione odierna è causata soprattutto dai maggiori costi delle materie prime, e molti esperti profetizzano un imminente periodo stagflazionistico, caratterizzato da inflazione e stagnazione economica. In tal caso le Banche Centrali dovrebbero procrastinare i previsti aumenti di tassi di interesse, e le banche tradizionali ne soffrirebbero: queste infatti guadagnano anche sull’intermediazione del denaro, ossia sull’eccedenza fra il ricavo incassato sui prestiti concessi e il costo pagato sui depositi, generalmente maggiore a livelli di tassi crescenti. 

Invece relativamente al conflitto Russia-Ucraina, impensierisce sicuramente l’esposizione al mercato sovietico dei nostri maggiori gruppi bancari: in particolare Unicredit, il cui prezzo dell’azione è sceso del 30% in un mese, è la terza banca europea più esposta, avendo concesso finanziamenti a cittadini e aziende locali.

Questi cali rappresentano dunque ottime opportunità di investimento?

La risposta risiede in tre semplici e chiare regole da seguire sempre:

  1. stabilire preventivamente l’orizzonte temporale e perseguirlo: l’investimento finanziario, ma anche immobiliare e aziendale, presuppone un orizzonte temporale lungo, e non necessita di valutazioni settimanali, mensili o comunque di breve periodo; per il breve termine preferisco parlare di “allocazione temporanea di risparmi/capitali” e non invece di investimento;
  2. diversificare: in luogo ai singoli titoli (ad esempio le azioni), suggerisco sicuramente gli investimenti come i fondi comuni, che diversificano davvero e sono gestiti da esperti;
  3. confrontarsi sempre con un consulente finanziario competente, di propria fiducia, per una precisa valutazione.