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Piranha Brands

Chobani è un’azienda dello stato di New York specializzata nello yogurt greco, fondata dall’imprenditore turco Hamdi Ulikaya nel 2005, quando “l’alimento ellenico” aveva una diffusione di appena 1% negli USA. In dieci anni Chobani è riuscita ad arrivare a 2 miliardi di dollari di fatturato, raggiungendo una quota considerevole del mercato nazionale dello yogurt. Il clamoroso successo è stato ottenuto soprattutto grazie ai social network, utilizzati dai suoi fans (i “Chobaniac”), che quotidianamente condividono in rete la propria esperienza gustativa; inoltre l’azienda spedisce loro delle prove d’assaggio per il lancio di nuovi gusti (chiedendo feedback), mantenendo quindi un contatto diretto produttore-consumatore.

Dieci anni fa, quando il settore delle lamette da barba era dominato da Gillette, l’imprenditore americano Michael Dubin fondò Dollar Shave Club, un “circolo” dove i sottoscrittori di un abbonamento annuo ricevono automaticamente ogni mese una fornitura di lamette e schiume per la rasatura, ma anche video, guide, consigli, regali e prodotti da testare e sui quali comunicare il feedback all’azienda stessa. In soli quattro anni la neonata azienda è stata acquistata da Unilever per oltre 1 miliardo di dollari, ed è entrata quindi nel club degli unicorni (le start up che in pochi anni raggiungono la valutazione di 1 miliardo di dollari, appunto).

Nel 1995 Bert Tito Beveridge fondò Tito’s Vodka, produttore artigianale di distillati, che già nel 2001 venne classificato “produttore industriale” secondo le normative americane di settore. Negli anni successivi è diventato leader nei liquori e distillati, e, grazie alle strabilianti performance di vendita, ha superato persino gruppi come Jack Daniel’s e Smirnof. I segreti del successo? Autenticità del prodotto e grande strategia comunicativa. 

Innocent è un’azienda britannica produttrice di smoothies, bevande “naturali” di frutta fresca, privi di conservanti e aromi. Fondata nel 2000 da tre giovani imprenditori, iniziò il suo successo con un contratto per la vendita dei propri prodotti in una catena di dieci supermercati: oggi è uno dei leader europei del settore, con un fatturato di circa 350 milioni di sterline (preciso che nel 2013 è stata acquistata da Coca Cola).

Cosa accomuna le quattro aziende? 
Sono Piranha Brands, aziende piccole ma molto aggressive che lavorano su specifiche nicchie di mercato, insidiando lo strapotere dei grossi gruppi, grazie soprattutto a:

  1. definizione precisa del proprio posizionamento di mercato, a differenza dei grandi player che non si schierano per non scontentare alcuna fascia di utenti;
  2. contatto più stretto con i consumatori, trasformati in veri e propri fans;
  3. autenticità del prodotto;
  4. maggiore flessibilità alle mutevoli esigenze del pubblico.



Concludo citando Klaus Schwab, fondatore e presidente del Forum Economico Mondiale che si svolge annualmente a Davos: “Non è il pesce grande che mangia quello piccolo, ma è il pesce veloce che mangia quello lento”.